IL TRIONFO DEL PROSECCO ALL’ESTERO

Annata record per il prosecco che registra, nel primo semestre del 2019, un aumento del 50% delle vendite in Francia e del +41% negli Stati Uniti, per un volume d’affari complessivo di 458 milioni secondo quanto emerge da un’analisi di Coldiretti sui dati Istat.

Con un aumento complessivo del 17% delle esportazioni, il prosecco conquista il primato di vino italiano più esportato nel mondo.

Ora però, ad iniziare una vera e propria battaglia commerciale è la Confraternita di Valdobbiadene per la tutela della Docg. Secondo il presidente, sulle bottiglie non dovrebbe più comparire il nome Prosecco e dovrebbe essere sostituito invece da quello del territorio di origine, ovvero Valdobbiadene.

La Confraternita, sulla percezione del vino originale, sostiene: “sono state alienate dalla presenza di cinquecento milioni di bottiglie di un prodotto generico privo di storia e di vocazione territoriale” – continua – “Il grande sistema Prosecco sta fagocitando la denominazione Conegliano Valdobbiadene per banalizzare le colline di quest'area a semplice cartolina d'immagine” – sostiene il Presidente.

La Confraternita ha anche già promosso una petizione fra i produttori della Docg per rendere autonoma questa denominazione. Sono già 400 i favorevoli.

Il consorzio del prosecco replica: “la Denominazione Conegliano Valdobbiadene ha tutto il diritto di decidere del proprio nome, ma trovo inspiegabile che in questo si tenda a denigrare il lavoro degli altri”

Ora, una delle sfide da affrontare sarà anche quella di tutelare il Made in Italy di fronte ai numerosi tentativi di banalizzazione delle produzioni nazionali.

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